Mito della caverna + realtà virtuale = Tredicesimo piano; Matrix; Inception...

Se si è fortunati, uscendo dal mondo artificiale, si incontra una sola realtà vera: Mr. Anderson avrà questo privilegio e passerà da individuo succube della realtà artificiale, a manipolatore di quest'ultima, grazie alla presa di coscienza ed alla consapevolezza della struttura di questo mondo; meno fortunato sarà il suo collega Douglas Hall, che verrà gabbato alla grande e ben due volte! Ma il signore indiscusso delle realtà artificiali a Matryoshka è il controverso Dominic Cobb che con un fortunato "penta through" riuscirà a toccare il fondo e rsalire in superficie.
Ricorre immancabile il momento in cui ci si rende conto che aprire gli occhi è più doloroso che tenerli chiusi. Ma in un certo senso è anche come venire al mondo: necessario. Inoltre l'altro elemento che ricorre e può influenzarci sul lato esistenziale, è il personaggio dell'architetto: colui che crea il mondo. si ragiona sempre in un'ottica per cui nulla è dato al caso, ma tutto segue le direttive della creazione per mano di un creatore che predispone ogni cosa secondo il suo volere.
Che la caratteristica di un mondo falso, non reale sia proprio quella di essere costruito e limitato da una mente? Che la realtà vera sia viceversa domniata solo dalla casualità? E come si può capire in che realtà stiamo vivendo in questo preciso istante? Un modo c'è...
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