sabato 30 ottobre 2010

Minestrone a Cold Mountain

Ricetta per il minestrone: prendete un Jude law, bello ed affascinante, forse un pò troppo per il contesto, fatelo nuotare nel fango con una spruzzata di sangue, rendetelo un improbabile soltato immortale e guidato da un amore platonico così forte da non condersi ad altre donne per circa 3-4 anni. Preparate una Nicole Kidman, altrettanto bella e sensuale, decisamente troppo per il contesto, e truccatela come fosse una bambola di porcellana anche per mandarla a mungere le vacche, somministratele una massiccia dose di frgidezza che la spingerà a chiedere al suo uomo, atteso da 3-4 anni di girarsi mentre si sbottona la camicetta per concedesi (finalmente) a lui. Mettete nella stanza accanto un'esuberante Renée Zellweger, dalla personalità decisamente sopra le righe, ma che si rivelerà un personaggio più amabile di quanto ci si possa aspettare. Fate in modo che ella sia l'adorata figliola del padre violinista errante e caciarone Brendan Gleeson; che bel quadretto. Infilateci un boccoluto Philip Seymour Hoffman che veste l'abito ma scopa in giro. Accostate anche Natalie Portman, vedova con un bebè malato, vogliosa ma repressa che si sfoga non mostrano pietà agli Yankees. Un pizzico di Cillian Murphy e fategli mostrare quel minimo di compassione che gli costerà un colpo di fucile alle spalle dalla suddetta cara Natalie, (dopo essersi spogilato e umiliato; della serie i buoni se non sono i protagonisti fanno sempre la fine peggiore che si possa immaginare). Non dimenticate Gioanni Ribisi! Che già nel lontano 2003 si distingueva tra i cattivi del settore per detenere il germoglio in atto del doppio gioco, tradimento, viltà... che schifo; ma con l'impegno si arriva ovunque: questa caccoletta a furia di slealtà è arrivato ad avere un ruolo in Avatar :) Ma non perdiamoci: Donald Sutherland! immancabile per dare quel tocco ad ogni film in costume. Katy Baker! quella sciatta che ci ha provato con Edward Mani-di-forbice. Abbiamo persino Charlie Hunnam, quel frocetto biondo che col tempo è diventato uno hooligan assieme a quel mezzuomo di Elija Wood... ah Elija Wood! No scusate. Lui non è presente nel cast... Ma Jena Malone si! E compare per circa 40 secondi! dopo le sparano nella schiena e il cadavere fionisce nel fiume. E poi Eileen Atkins, Ray Winstone, James Gammon ... oh beh ma quelli che non sono famosi posso tralasciarli...
Infine condire con il solito albino bastardo fino al midollo che semina cadaveri torturati assieme ai suoi colleghi. Mi raccomando: quando sono passate due ore e venti di film, e Jude riesce a tornare finalmente dalla sua Nicole, fate in modo che lui muoia ammazzato (dall'albino); e mentre lei straziata lo bacia per l'ultima volta dichirandogli il suo amore eterno esclamate:
"Ma no... lo bacia dove c'è il sangue... che schifo!!!"



"Questo mondo è diventato un ammasso di merda. Dicono che la guerra è una nube sulla terra, ma che tempo fa lo hanno deciso loro e ora se ne stanno sotto la pioggia a dire ancora 'piove'!?"
_ Ruby

Cold Mountain (Anthony Minghella - 2003)


Nove: Voto: Sette.

Tra i produttori figura Tim burton, e tale nome ha ormai il potere di evocare un immaginario ben definito. Questa animazione in computer grafica si ambienta infatti in un mondo apocalittico, gotico, a tratti horror ed inquietante. La trama, come il concept artistico di base, sono stati adattati per il grande schermo partendo dal contrometraggio di Shane Acker (tra l'altro progetto studentesco di un corso di animazione). Si possono riconoscere temi già incontrati seguendo questi piccoli personaggi di pezza nel loro viaggio in un mondo orami fatto di macerie e devastazione; ritroviamo la supremazia delle macchine sull'uomo (Matrix, Terminator); il simbolismo dell'essere prescelto che ha il potere di sconfiggere il male (sempre Matrix, ma anceh il Quinto Elemento e davvero tanti altri...); la visione ottusa che segue pedissequamente i dogmi di un culto che si rivela male interpretato; per non citare i ben noti ideali di amicizia, fiducia ecc... D'altronde le fiabe, per quanto nere o rosa che siano, presentano caratteristiche basilari somiglianti. La favola canonica ed il suo intreccio, basa al sua struttura su regole ben definite e meccanismi ricorrenti, nonché su personaggi dalle funzioni determinate, come afferma il saggio di Propp sulla Morfologia della fiaba.
Ma al di là dell'immaginario e della struttura narrativa (classica ma a tratti con sfumature piacevolmente nuove), della realizzazione tecnica (non sempre all'altezza degli standard qualitativi che concorrono nel settore oggi, ma che è comunque godibile) e del risolversi dell'intreccio (che personalmente presenta una soluzione non in linea con il meccanismo dei simbolismi che regolano le azioni, vedere per credere), 9 è consigliato in una sera d'autunno, in compagnia ma anche da soli.



Il cielo sopra Berlino

Intanto ci tengo a sottolineare che Berlino non è una città. E' un bellissimo feticcio fatto con tanto ammòre da una adorabile pazza ragazza =)
L'inverno, il gelo; -15 °C a mezzogiorno. La più alta percentuale di ricoveri da trauma per scivolone sul marciapiede di tutta Europa. L'aria frizzante, giovane, densa di cultura. Ovunque lo sguardo si posi, architetture moderne, vetro, metallo. Urban mood. Ed essre un Angelo sulla terra è sempre stato il sogno di molti di noi.



Der Himmel über Berlin (Wim Wenders, 1987)

venerdì 29 ottobre 2010

Cantando dietro i paraventi

"Tutto il percorso del film si riassume in un semplice messaggio che a differenza dei normali film sui pirati è di pace. Nel corso della storia il conflitto si sposta da un significato fisico ad un confronto di valori, fra legge e perdono. La vedova Ching si accorge che il perdono è l'unico mezzo per evitare di far soffrire chi le sta accanto. Con la battuta “Il Perdono è più forte della legge” detta dall'imperatore alla resa della piratessa seguita da un epilogo di pace, viene dato modo allo spettatore di recepire tale messaggio.

Gli aquiloni delle scene finali fanno da sostituti alle bombe a dimostrazione che non sempre è necessario arrivare allo scontro per trovare una soluzione, ma che perdonare può essere un atto più potente di qualunque altra arma che l'uomo possiede."

_wiki



Memorie concernenti il Sud delle montagne Meihling & Piratessa Ching;


Cantando Dietro I Paraventi (Ermanno Olmi, 2003)

giovedì 28 ottobre 2010

Se è femmina la chiamiamo Claire junior (!)

"Che stai facendo?"
"A volte mi alzo e cammino al buio, ti spaventa?"
"No, non lo so."
"Quando tutto è buio... quando tu e Claire siete andati a dormire, io sono sveglio. E' come essere vivi ed essere morti allo stesso tempo, capisci? E' come una via di mezzo, le persone che sono vivie sognano e le persone che sono morte sono... dove sono. Io invece sono qui, nel buio e nella calma."
...

"Lo sai cosa penso? posso essere totalmente onesta con te? devi tagliarti i capelli. sei molto bello, ma questo stile hippie non ti dona nemmeno un pò."
"Beh in realtò non lo so. non ci ho mai pensato."
"Io si. Dunque ora ti spiego: cone quei capelli non sembri te stesso. Capisci che intendo? e se te ne vai in giro sembrando chi non sei, potresti trovare un lavoro sbagliato, degli amicic sbagliati, chissà cos'altro. Perfino vivere la vita di qualcun'altro!"



A Home At The End Of The World (Michael Mayer - 2004)

martedì 19 ottobre 2010

Nella valle della Morte

Michelangelo costruisce le fondamenta della sua opera mediante i temi a lui cari e indispensabili a sostenere la struttura delle immagini, dei suini, delle sensazioni... La libertà individuale, la possibilità di scegliere con la propria testa. La latente opposizione alla società consumistica che però domina le azioni fondamentali. Amore e Morte, immancabili Eros e Thanatos che hanno possibilità di manifestarsi appieno nel luogo che per antonomasia rappresenta il vuoto, ossia il deserto (rapporto, questo, che il regista analizzerà più a fondo nell'ultimo film del trittico degli stranieri, Professione: reporter, cinque anni più tardi).
Un incontro fortuito tra Lui e Lei. Mark ha rubato un aereo dopo una rivolta studentesca a Los Angeles, e Daria è in viaggio per Phoenix in macchina. Zabriskie point è il punto di massima depressione geografica negli Stati Uniti. Nella Valle della Morte consumeranno il loro incontro.



Zabriskie Point (Michelangelo Antonioni - 1970)

Greenaway's falls

Non mi spenderò a parlare di questa opera, poichè già ho speso tempo nel guardarla. A malincuore devo ammettere che l'ho visionata perchè stimo chi l'ha concepita molto più di quanti stimi questo suo lavoro. Ma non lo ritengo un fallimento da parte sua. Anzi credo che il risultato sia quello aspettato. Come definirlo? Un ibrido tra il documentarismo, il video-documento, la videoatre e sicuramente qualche altra denominazione astrusa e contorta.



The Falls (Peter Greenaway - 1980)

Gli olmi sono malati

"A nessuna delle mie figlie è mai mancato l'amore, c'era tutto l'amore neseccario nella nostra casa. Non ho mai capito il perchè."

Prova a non avere paura di amarle davvero. Non avere timore di lasciar loro vivere la vita, come dev'essere. Non costringerle a bruciare i vinili se passano fuori la notte senza permesso. Offri l'opportunità di capire i propri errori e di porvi rimedio, di imparare da essi.



Voi non mi capite! sono un adolescente! Ho dei problemi!
L'assurdità di un essere umano capace di pensare solo a se stesso...

Agghiacciante spaccato di una famiglia bassoborghese americana, resa dall'esordiente Sofia Coppola per mezzo di un realismo quasi onirico, che sfocia nel sogno. Proprio nel sogno dell'adolescente che inizia vivere la sua vita, si riconoscono gli elementi che delineano la narrazione e l'atmosfera. La figura della giovane, come un essere meraviglioso ed irraggiungibile, oggetto di indicibili desideri, e al tempo stesso fragile e come una tenera gemma verde nella bufera.
Poetico e struggente per alcuni. Pretenzioso ed inverosimile per altri.

The Virgin Suicides (Sofia Coppola - 1999)

domenica 17 ottobre 2010

Rachmaninov!

"...che l'infedeltà coniugale si consuma entro i primi sette anni di matrimonio..." è risaputo.
Galeotto fu il giornale! Un aricolo nel posto sbagliato, al momento sbagliato, istiga un fedele marito rimasto a casa solo durante le vacanze estive alla tentazione di essere infedele alla consorte. Il film gioca continuamente sul conflitto, in chiave ironica e nel registro della commedia classica, che si accende nella coscienza di questo affascinante uomo di mezza età, che mentre la moglie è in vacanza, appunto, si abbandona alla tentazione di sedurre la neo-vicina di casa. Piacevole, leggero, perfetto compagno di una serata in solitudine o in compagnia. Battute di spirito, ed una trama che non nasconde colpi di scena, ma che si lascia raccontare con estrema semplicità. Il racconto è costellato dalle rappresentazioni della fervida immaginazione del protagonista maschile, Tom Ewell, che è molto propenso a 'farsi i film', come si suol dire, sul momento in cui la donna desiderata, neanche a farlo apposta interpretata da Marylin Monroe, cadrà a i suoi piedi...



The Seven Year Itch (Billy Wilder - 1955)

"IO sono Tetsuo"





Tetsuo, The Iron Man (Shinya Tsukamoto - 1989)

L'equazione della realtà


Mito della caverna + realtà virtuale = Tredicesimo piano; Matrix; Inception...

E' presente un minimo comun denominatore in tutto questo. Anzi più di uno. Accantoniamo per ora il successo al botteghino, che in 2 casi su 3 rappresenta un aspetto interessante da analizzare, e concentriamoci sui contenuti; il fulcro sta nella capacità di alcuni di vedere le cose da un diverso punto di vista rispetto alla massa; questi individui sono equipaggiati con la migliore delle armi che si possa ottenere nel nostro viaggio: la consapevolezza. In principio un soggetto vive con la convinzione di avere sotto controllo il susseguirsi degli eventi che compongono la quotidianeità, di conoscere cosa vi è al di la del muro di cinta come del monte che si erge davanti a lui; improvvisamente qualcuno o qualcosa instilla (voce del verbo instillare, insinuare) in lui il dubbio che ciò che finora si è percepito come reale, sia una costruzione illusoria. A questo punto il percorso di ricerca della verità ha inizio; incertezza, incredulità, insicurezza, sofferenza, domineranno l'animo di colui che aspira a guardare dietro lo specchio. Ma cercare di scorgere la stanza dietro questo specchio è un'impresa assai ardua, e per quanto ci si sforzi, l'unica soluzione per vedere oltre al riflesso è quella di frantumare questa argentea barriera. Ma una volta fatto il salto??? Eh, boh!
Se si è fortunati, uscendo dal mondo artificiale, si incontra una sola realtà vera: Mr. Anderson avrà questo privilegio e passerà da individuo succube della realtà artificiale, a manipolatore di quest'ultima, grazie alla presa di coscienza ed alla consapevolezza della struttura di questo mondo; meno fortunato sarà il suo collega Douglas Hall, che verrà gabbato alla grande e ben due volte! Ma il signore indiscusso delle realtà artificiali a Matryoshka è il controverso Dominic Cobb che con un fortunato "penta through" riuscirà a toccare il fondo e rsalire in superficie.
Ricorre immancabile il momento in cui ci si rende conto che aprire gli occhi è più doloroso che tenerli chiusi. Ma in un certo senso è anche come venire al mondo: necessario. Inoltre l'altro elemento che ricorre e può influenzarci sul lato esistenziale, è il personaggio dell'architetto: colui che crea il mondo. si ragiona sempre in un'ottica per cui nulla è dato al caso, ma tutto segue le direttive della creazione per mano di un creatore che predispone ogni cosa secondo il suo volere.
Che la caratteristica di un mondo falso, non reale sia proprio quella di essere costruito e limitato da una mente? Che la realtà vera sia viceversa domniata solo dalla casualità? E come si può capire in che realtà stiamo vivendo in questo preciso istante? Un modo c'è...

La vince la Donna

"Io mi sono convinto, Sara, che voi m'avete ingannato"
"Che cosa è successo alla vostra voce?"
"Al diavolo la mia voce!"
"Così non gridereste tanto... che è successo al vostro viso? Il vostro viso, Luis, è molto rosso!"
"Rosso come il vostro posteriore signora, quando Mr. Neville ha finito di farci i suoi comodi!"
"... Quando le vostre parole sono volgari come il vostro viso, Luis, sembrate impotente di giorno quanto lo risultate di notte!"
"Notte e giorno, signora, il vostro contegno è stato volgare, e adesso è stato puntualmente registrato nero su bianco, perchè tutto il mondo lo contempli, che splenda il sole o soffi il vento, col caldo e col fresco..."
"Il vostro discorso, Luis, si sta facendo metereologico, cercate di spiegarvi, invece!"
"Si tratta, signora, dei disegni di Mr. Neville!"
"Ero convinta che riteneste Mr. Neville incapace di significati complessi; che cosa ha fatto adesso?"
"Diciamo piuttosto che cosa ha disfatto! A quanto pare la vostra persona!"
"Non ho nessun controllo sui disegni di Mr. Neville; egli disegna quel che gli piace."
"Non è pagato per disegnare per il suo piacere, nè, signora, per il vostro!"
"E chi dice che l'abbia fatto?"
"Le apparenze!"
"Quali apparenze?"
"Quelle registrate dal mondo."
"Dal mondo. Non possono essere tante le persone che han visto quei disegni. Chi sono queste persone che rappresentano il mondo?"
"**********************"
"ah! E cosa vedono?"
"Quanto basta signora! A esercitare le loro lingue, a discutere il patrimonio..."
"Dunque vedono finalmente quello che cercavano da tanto tempo, vero?"
"E sarebbe a dire?"
"Un'occasione per biasimarvi di non aver prodotto un erede..."
"Donna! si deve essere in due!"
"Avete ragione, signore. Voi mi stupite. E cosa centra questo con Mr. Neville?"
"Voi guarderete quei disegni, e quindi mi spiegherete perchè una scala da frutteto è appoggiata alla vostra finestra, e perchè il vostro disgustoso cagnolino si trova davanti alle terme, e perchè i vostri abiti da passeggio decorano con disinvoltura il viale!"
"Il vostro inventario, Luis, non ha limiti! Come le vostre lunghissime brache immacolate! Ma non c'è niente di sostanzioso nell'uno come nelle altre! E laddove con la vostra ultima accusa vi ostinate a rincorrere l'ambiguità di un parasole abbandonato, voi signore, siete presente sulla carta con un cappello preso in prestito, una giacca presa in prestito e forse anche un'ombra presa in prestito. In posa, signore. Con i ginocchi bene in dentro, e con il culo bell'infuori, con una faccia come un fico d'india e con un sussiegoso fischio da convinto protestante probabilmente, su quelle vostre labbra piene di sussiego."




The Draughtsman's Contract (Peter Greenaway - 1982)

The Pillow Book

Uno strumento di scrittura ninte affatto che straordinario.
Un elenco sperimentale di paragoni anatomici.
Una sovrapposizione, una dissolvenza, un flashback.
Ombre, corpi, intenzioni ed affermazioni.
Scrivere sulla pelle; in maniera minuziosa; ossessiva; pelle come carta;
Di ogni uomo una stele vivente.



In realtà meno coinvolgente di quanto sembri.
Meno godibile di quanto ci si aspetti.
Difficile.
E poi quello tutto nudo è Ewan Mc Gregor!!!

The Pillow Book (Peter Greenaway - 1996)